ATTIVITA’ AGONISTICA 2003

Sintesi dell’attività agonistica dell’associazione sportiva Venezia Verticale 2003


2003.  Domenica 23 Febbraio  Appiano.
A pochi km da Bolzano, nel cuore del Sudtirolo, oggi parte il circuito nazionale under 14 di bouldering. Organizzatori dell’evento l’Alpenverein e l’associazione sportiva A.S.K. di Bolzano che si è sempre distinta per l’ottima organizzazione di competizioni nazionali. Tutte le associazioni sportive d’Italia presenti, anche il C.U.S. Catania!
Incredibile……….., entriamo in un palazzetto dello sport dedicato all’arrampicata sportiva e ai giochi propedeutici all’arrampicata per i bambini dai tre ai sei anni, non credevo ai miei occhi, ci auguriamo che la nostra Pubblica Amministrazione copi quanto prima  chi fa dell’avanguardia sportiva la bandiera dei diritti del cittadino minorenne! Rispetto alla nostra situazione….., com’ è lontana l’idea dello sport in Sudtirolo!
Nella patria dei più forti arrampicatori Italiani e del mondo, dove tutti o quasi tutti parlano di roccia, di prese, di tracciati, di falesie, e si respira nell’aria quel senso di totale coinvolgimento di tutta la popolazione, con le sue antiche tradizioni, anche noi veneziani siamo arrivati e vogliamo oggi dire la nostra.
Partono i più piccoli della cat. c.maschile e la nostra a. s. schiera due piccoli al pepe verde, Michele Marcolla, e Alessandro Boulos che si posizionano dopo le due ore di tempo per risolvere i 24 problemi, rispettivamente quinto e ottavo. Questi due ragazzini hanno incominciato in Dicembre a frequentare le competizioni e alla loro seconda gara si sono già imposti nel panorama nazionale con due performance ottime per i pochi mesi di praticantato nella nostra palestra. Anzi Michele Marcolla non in soggezione con tutti i giudici che parlavano più volentieri il tedesco che non l’italiano va ripetutamente a protestare dal Giudice di blocco e dal Giudice di gara, poiché a suo avviso gli era stato attribuito un totale punti inferiore a quello che si aspettava! Grinta da vendere il piccolo biondo!
Partono anche i più grandi e noi veneziani presentiamo Fabio Vignola ed Elisa Crosera rispettivamente nella cat A. maschile e A femminile. Due ore di tempo, 24 problemi sempre più difficili, si va dal tracciato giallo che si può valutare intorno al 5c/6a, al rosso che va dal 6a/ al 6b e ai proibitivi blu che si aggira intorno al 6b/c,  e quindi chiedo ai miei la massima collaborazione e strategicamente alterniamo boulder cosiddetti facili a quelli difficili e piano piano sbirciando sui referti dei giudici e scopro che i miei due sono tra i primi. Non svelo niente ai due ragazzi anzi gli esorto a provare e a riprovare, anche i  blocchi di colore verde, per tentare il colpaccio. Fabio è primo insieme ad altri due ragazzi dell’a. s. Vertigine di Sassuolo Pagani Francesco e Carini Francesco, tutti e tre totalizzano 4996 punti e gli organizzatori sono allibiti per questi tre pari merito nella prima posizione. Mentre Elisa Crosera macina la sudtirolese Sylvia Muller totalizzando 8500 punti contro i 3500 dell’Alto Atesina. Che bello vincere nella terra dei maestri e in una competizione nazionale! Sempre alto il nome di Venezia che pur essendo praticamente una città d’acqua, sforna giovani campioncini nell’arrampicata sportiva.
Baby, please don’t go.

2003.  Marzo.  Trieste.
Ringalluzziti per le ottime performance di Appiano, partiamo alla volta di Trieste, distruggendo il compleanno di Sabina, e quasi anche il mio matrimonio. Devo assolutamente rimettermi in pari appena ritorno!
Saliamo per la prima volta nel capoluogo giuliano con la massima curiosità per la splendida struttura esistente e come al solito ci proponiamo di imparare sempre cose nuove in questi Trofei Nazionali. Anche questa volta presentiamo un nuovo atleta nella sezione promozionale, il glaciale Giacomo Patrizio. Un plauso doveroso va al bravissimo Eric Milcovich, che ha organizzato una splendida manifestazione per queste giovani promesse, tale da porre a mio modesto avviso, una seria ipoteca sull’organizzazione per i prossimi Campionati Italiani under 14, e bravo Eric! Parte per primo il nostro più piccolo atleta, Alessandro Boulos, nella cat. c., e si presenta subito con un percorso netto nella prima via e per una sua solita svarionata scivola a metà percorso della seconda via. Dovremo farlo lavorare di meno nei grandi strapiombi e di più nelle placche verticali o leggermente strapiombanti, ma penso che sarà un vero problema toglierlo dagli strapiombi quel furetto! Comunque Ale stà facendo grandi progressi e la sua capacità di concentrarsi stà aumentando sempre più, cosa fondamentale per il suo futuro di uomo e di atleta, e per oggi…., intanto si classifica al quarto posto. La nostra splendida Lodo, si classifica quinta in cat. b promozionale dopo due vie molto impegnative e poco congegnali alla sua non ancora consolidata  arte arrampicatoria. Speriamo che il prof. Bortot (padre della Lodo) non denigri come al solito la sua tenacissima figlia, reduce  comunque da una vittoria nella partita di calcio giocata del appena passato sabato pomeriggio. Lodo….., tanto è inutile dirtelo, non mollare……, sei sulla strada giusta e non badare al Prof. Renato……., tuo padre!!!!!! Tocca al nostro glaciale Giacomo che oggi per la prima volta in assoluto gareggia, ma a lui scorre ghiaccio nelle vene, e  non sangue. Gli chiedo di fare solo esperienza, anzi gli dico che se arrivasse ultimo sarei comunque contento, chissà cosa pensava di me Giacomo in quegli istanti mentre gli parlavo, certo è che deve aver caricato una grande forza per dimostrarmi che ultimo proprio non voleva arrivare anche se era la sua prima gara. Nella prima via forse per l’emozione, non dimostra tutto il suo potenziale e naviga a metà classifica, ma è nella seconda e più complessa via che centra una catena prestigiosa che nessuno eguaglia. Tutto viene rimandato ad una super finale dove il nostro portacolori, si deve difendere dall’attacco dell’altrettanto bravo Andrea Bernardi  atleta di GAM Spinea. Che bello due realtà della Provincia veneziana a  confronto! In una via di super finale molto dura ed impegnativa, il nostro Giacomo parte primo e si lavora almeno due terzi della via, con grande fluidità e molla solo perché super ghisato, poco dopo parte il Bernardi con in mente la progressione appena fatta da Giacomo, ma si avverte quasi subito che la difficoltà è alta anche se la corda è dall’alto, e vede il pur bravo Andrea mollare a metà percorso. Giusto boato di esultanza dei familiari di Giacomo e dei nostri piccoli atleti che si complimentano vivacemente con il flemmatico Aismen (leggesi Iceman). Un discorso a parte per Jacopo Freschi che nella prima via va in catena in maniera perfetta, (solo Jacopo fa nel primo itinerario catena) con ottimo stile e interpretando la via in maniera perfetta (in modo strelheriano), pensavo in un grande evento per Jacopo, ma poi nella seconda via scivola su una presa svasa e scivolosa, aggiudicandosi nella classifica finale il quarto posto assoluto. Una piccola riflessione a margine della gara della cat. b promozionale maschile, una grande performance dei nostri due piccoli atleti, che hanno praticamente fatto catena su una delle due vie proposte, e vai Jacopo, e vai Giacomo siete veramente bravi. E ora la solita Eli che si fa battere dalla solita Sara per ormai una sola presa nella cat. a femminile, ottimo miglioramento rispetto alle passate gare poiché i distacchi erano più consistenti, ma tali miglioramenti non sono così cospicui da far primeggiare Elisa che stabilmente si è piazzata nei primi tre posti in tutti i trofei nazionali. Ottime le sue due gare, top nella prima e ad una presa dalla prima classificata nella seconda manche.  Cara Eli bisognerà cambiare marcia negli allenamenti! Ti aspetta la kura Gunter.
Nel complesso stiamo migliorando sia nella qualità, che nella quantità di atleti presentati nelle varie categorie. Aspettando la nuova struttura ci auto rinnoviamo buon lavoro.
Back back train.

2003.  Modena.
E’ arrivato anche il tempo del debutto nel circuito nazionale under 14 dei nostri piccoli e splendidi atleti, al cospetto di quasi tutti i tecnici federali giovanili, e i selezionatori della nazionale giovanile, nel primo appuntamento dell’anno. Centotredici mini atleti, selezionati già nei rispettivi campionati regionali e interregionali sono convenuti da tutta Italia e si sono confrontati in un impressionante tifo nello splendido impianto di Modena (quando arriverà l’ampliamento per il nostro impianto?!). Perfetta come sempre l’organizzazione dell’a. s. Equilibrium, che ha gestito questa difficile manifestazione in maniera perfetta in una palestra di circa 600 mq arrampicabili dove con  grande sapienza sono state distribuite tutte le vie di gara delle cat. A. B. C., maschile e femminile. Come sempre decimati da influenze e malanni stagionali i nostri piccoli portacolori hanno portato alto ancora una volta il nome della città di Venezia con tre splendide performance.   Il miglior risultato l’ha ottenuto Elisa Crosera (cat A femminile) che ancora una volta sfodera una inusuale grinta per una cat. femminile e si aggiudica un insperato terzo posto, prima e seconda due fortissime atlete rispettivamente di Novara e di Arco di Trento che da ormai 5/6 anni gareggiano ai massimi livelli (Elisa arrampica da soli 16 mesi!!!!!). Ottimo nono posto del bravissimo Jacopo Freschi (cat B maschile) che ha arrampicato in maniera perfetta finché le forze l’hanno sostenuto,  e qui, vorrei sottolineare che ha avuto i complimenti da moltissimi tecnici per l’eleganza e la precisione del gesto applicato alla via di gara. Una cosa a parte è la commovente e altrettanto forte Lodovica Bortot che da soli due mesi arrampica in maniera discontinua, poiché è anche una forte giocatrice di calcio….., impressiona per la tenacia, e per la grande forza di volontà. Veramente eccezionale la nostra Lodo.  In soli tre mesi ha partecipato già ad un regionale e ad un trofeo nazionale under 14, chiaramente in lei ci sono quei geni che la faranno prima o dopo approdare ai gradini più alti del podio, comunque si piazza sesta nella cat B femminile.  Dai Lodo non mollare! Voglio qui ringraziare anche tutti i tecnici che lavorano in una situazione di continuo disagio, poiché non possono programmare una tipologia di allenamento adeguata viste le enormi difficoltà d’uso e strutturali che l’impianto di S. Alvise  ci propone giornalmente.
Soon Come.

2003.  Maggio.  Marina di Ravenna.
Arriviamo alla nostra ultima gara prima delle vacanze estive, e come al solito l’a. s. Istrice ci ospita presso la struttura di Marina di Ravenna l’11 Maggio, in una delle innumerevoli tappe del Campionato Regionale dell’Emilia Romagna. Un grazie di cuore ai dirigenti della splendida a. s. Istrice di Ravenna.
La simpaticissima Lodo arriva dopo solo alcuni mesi di allenamento ad un meritatissimo secondo posto nella cat. b promozionale, che la premia per la costante applicazione e per la costante volontà di emergere anche nell’arrampicata, poiché è una delle più quotate giocatrici giovanili di calcio della Provincia di Venezia, alcuni dicono anche a livello regionale, spero egoisticamente che non molli il nostro splendido sport, poiché Lodo è veramente una bella persona e una forte atleta. Altra buona performance di Jacopo Freschi nella cat. b promozionale, che reduce da un lungo periodo di inattività si presenta a Marina di Ravenna non proprio allenato, ma con la sua proverbiale capacità di interpretare gli itinerari e si aggiudica un buon quarto posto con due buone manche. Nella cat. b Giacomo Patrizio sfodera una delle sue proverbiali prove che lo pongono al secondo posto dietro al più completo e più esperto Marcello Bombardi. Altra splendida novità viene da Gioele Paier che si aggiudica il quinto posto assoluto con appena tre settimane di allenamento. Ci auguriamo che la coppia Patrizio & Paier dia quei frutti che tutti si aspettano per la costanza e per la meticolosità profuse da queste due giovani promesse nell’allenarsi. Alla prova del nove, Alessandro Boulos vince e convince pienamente con due splendidi top a pari punti con Davide Buoso della P.G.S. Welcome di Bologna. Dopo averli propinato continuamente pareti verticali o leggermente strapiombanti dopo la gara di Trieste, Ale sfodera una ottima prestazione e con il minimo sforzo conclude perfettamente le due vie di gara. Però Ale ci è entrato in depressione perché non fa più gli strapiombi! Discorso a parte per la forte Elisa Crosera che vistasi unica concorrente in gara nella cat. a promozionale si auto spegne in due manche da scordare per la pessima disciplina espressa, ma da ricordare in maniera indelebile perché……….,  onorando una via……..,  si onora anche  il lavoro del tracciatore e di tutta l’a. s. che ha svolto un incredibile lavoro per organizzare tale evento!!!!!!! Ad Elisa un‘estate per allenarsi e per meditare sui progetti futuri, poiché è la prima atleta che portiamo dalla under 14 ai Campionati Giovanili, e il salto non è trascurabile.
Road runner.

2003.  Ravenna.
Ma l’11 Maggio non è soltanto la data della gara di Ravenna e delle notevoli performance dei nostri piccoli atleti, è anche la prima convocazione in Nazionale under 14 di due piccoli atleti che sono nati nel nostro prolifico settore giovanile. La nostra a. s. si potrà fregiare d’ora in avanti di aver portato per prima nella Provincia di Venezia due atleti, tra le stelle del firmamento italiano, Alessandro Boulos e Michele Marcolla. Ale e Miki sono i primi due veneziani inseriti nella Nazionale Italiana in cat. c maschile, ed ora mi auguro che il nostro Assessore nonché vice Sindaco Michele Mognato, dia una decisa svolta ai progetti per l’ampliamento della struttura d’arrampicata di S. Alvise visti i grandi traguardi raggiunti dalla nostra associazione. Per la prima volta due bimbi di nove anni, uno abitante a Castello, l’altro nel sestiere di S. Marco sono in Nazionale, sempre alti i colori della nostra città. Alé  LEONI!
A margine alcune considerazioni sono d’obbligo, poiché penso sia un punto di arrivo prestigioso per qualsiasi società sportiva, che due propri atleti vengano convocati in nazionale, poi perché provengono dal vivaio dell’attività promozionale che tanto a dato alla nostra società, ed ancora perché frutto del lavoro collegiale dei vari istruttori che si sono dedicati al gravoso impegno dell’attività giovanile.  Penso che il lavoro paghi comunque sempre, e che la strada intrapresa darà buoni frutti poiché si pone come obbiettivo di dare modo a tutti i bambini, che si avvicinano all’arrampicata sportiva di vivere in un ambiente sano, con una giusta dose di agonismo, per chi vuol frequentare le competizioni, ma soprattutto in uno spirito sportivo di totale eguaglianza fra chi pratica l’agonismo e la normale pratica sportiva dell’arrampicata.  L’attività agonistica nella nostra a. s. viene intesa non solo come mera competizione, ma come attività formativa, la condivisione con gli altri compagni della fatica, della sconfitta (il più delle volte e fattore importantissimo) e della vittoria (poche volte si vince).  Tutti questi elementi sono fondamentali e soprattutto formativi, palestra di vita futura in tutti i sensi per i nostri cuccioli, che si troveranno nella loro vita ad affrontare situazioni ben più difficili e complicate.
A tale riguardo i dettami del Panathlon dovrebbero esser divulgati presso tutte le associazioni sportive, ma soprattutto presso le famiglie che fanno avvicinare i loro bimbi alla pratica sportiva, e soprattutto veicolarli attraverso il mondo scolastico che ancora è troppo avulso dal modo sportivo (grande pecca che dovrà almeno spero, essere rimossa nella prossima riforma scolastica).  Il diritto di fare dello sport, il diritto di divertirsi e di giocare come un bambino, il diritto di beneficiare di un ambiente sano, il diritto di esser circondato e allenato da persone competenti, il diritto di seguire allenamenti adeguati ai suoi ritmi, il diritto di misurarsi con giovani che abbiano le medesime probabilità di successo, il diritto di partecipare a competizioni adatte alla sua età, il diritto di praticare il suo sport in assoluta sicurezza, il diritto di avere i giusti tempi di riposo, e il diritto di non essere un campione, ecco tutte queste indicazioni per me e per la nostra a. s. sono punti fondamentali e tetragoni in questo mondo dove quasi tutto si può fare, anche e soprattutto le cose illecite (attività dopanti)!  Tutti noi dovremmo rimettere in primo piano l’assoluta necessità di porre come primo ed essenziale punto per la nostra futura vita, la legalità, e la voglia di seguire le leggi e lavorare tutti assieme per annientare il mondo dei cosiddetti furbi e della illegalità.
Buon viaggio Michele, buon viaggio Alessandro, ora vestirete la maglia azzurra, un onore riservato a pochi, portate alto il nome dell’Italia, la nostra splendida patria.
The grind.

2003. Giugno. Arco di Trento.
Il 31 giugno mi ritrovo con Ale e tutta la sua famiglia sotto l’imponente struttura di Arco per i Campionati Europei under 14, mi accompagna mio figlio Marzio e cosa sorprendente si aggrega alla nostra mini comitiva, papà Patrizio e Giacomo che vuol vedere da vicino cosa succede ai piani alti, chissà cosa starà tramando l’imperscrutabile Giacomo! Mi auguro solo che Ale si concentri e che posizioni i piedi in maniera sufficiente, il resto verrà da solo, anche perché eccessive aspettative per un bimbo che si allena da pochi mesi e che ha alle sue spalle solo qualche gara a livello regionale e nazionale, non si possono avere anzi io e tutti i suoi familiari stiamo sdrammatizzando l’evento, poiché Ale lo sta prendendo maledettamente sul serio, come è anche giusto che sia. La gara della cat. c si svolge sugli itinerari del Campionato del Mondo di velocità, sabato 31 giugno la prima manche, domenica primo luglio la seconda manche. Intorno a noi tutte le squadre Europee si stanno preparando, sono presenti anche gli atleti della nazionale Israeliana, che alla mattina hanno freddo e sono tutti con il piumino senza maniche e felpa, mentre gli altri partecipanti sono già a dorso nudo, specialmente i nordici!
Splendide le esibizioni degli atleti nelle cat. a. b. e ragnetti sui bellissimi itinerari tracciati dai due mega tracciatori internazionali della F.A.S.I., Donato Lella, e Leonardo Di Marino, che hanno proposto grande continuità negli enormi strapiombi sintetici di Arco. Tocca ad Ale, che con somma meraviglia nel primo e più selettivo itinerario giunge a due prese dal primo, il forte belga Loic Timmermans che dimostra una padronanza assoluta del gesto tecnico, e da una presa dal fortissimo ceco,  Radovan Sifra che raccoglieva da tutti i tecnici azzurri, i pronostici per una netta vittoria su tutti i partecipanti a questo affollatissimo Campionato Europeo. Dopo la prima manche Ale si classifica primo degli italiani cosa di per se già importantissima, ma si sente scontento per non esser arrivato almeno alla pari del forte ceco Sifra, e si ripromette già da domenica di ribaltare la situazione. Che grinta che el gà el fio!!! Arriva domenica e ci godiamo con papa Patrizio e Giacomo e tutta la famiglia Boulos, le strepitose performance degli atleti delle cat. B. e, A., e la superlativa prova della nostra più forte atleta giovanile Genny Lavarda che distrugge sistematicamente tutte le concorrenti che si mettono in gara con lei. Parte la sospiratissima seconda manche di Ale, che si aggiudica il primo posto, stiamo tutti sognando, specialmente io! Ma anche Timmermans e Sifra, uno dopo l’altro fanno top, e tutto viene deciso dalla prima manche che più selettiva aveva già sgranato la classifica della cat. C. maschile. Ora mi ricordo come Ale ha definito la presa non tenuta nella prima via: è più piccola di un verme schiacciato!  Ale comunque dimostra di esser contento a metà e si ripromette di impegnarsi già da subito negli allenamenti, concentrandosi di più nei momenti cruciali, per esser pronto nella prossima gara e battere il terribile duo Sifra, Loic.
Quando è riecheggiato l’inno italiano per la terza posizione di Alessandro, mi sono salvato dietro i miei occhiali scuri che hanno nascosto a tutti la grande emozione che traspariva dal mio umido sguardo per vedere il proprio atleta sul podio del Campionato Europeo under14. Sottolineo se ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza che hanno rivestito tutti i tecnici e chi ha aiutato il settore giovanile pre agonistico e agonistico a raggiungere questi importantissimi traguardi. Ora più che mai, il nostro Assessore allo Sport  Michele Mognato, non può più stare immobile nelle scelte che determineranno la prossima vita sportiva della nostra associazione. Abbiamo dimostrato di essere una delle più determinate a. s. presenti nel territorio veneziano, sia dal punto di vista pre agonistico e agonistico, ma soprattutto anche dal punto di vista della promozione sportiva e a livello scolastico.
You gotta move.

2003. 21 Dicembre.  Trieste.
Per la prima volta nella storia della nostra a. s. portiamo un’atleta dal settore promozionale under 14 Nazionale, al Campionato Italiano Giovanile (cat. Ragnetti; cat. Allievi; cat. Juniores;) serbatoio per la Nazionale maggiore.  Elisa Crosera, la nostra rossa tutta pepe e tabasco è la prima atleta che sforniamo dal prolifico settore Promozionale Under 14 Nazionale e che lanciamo nel più difficile mondo dell’arrampicata Giovanile Italiana, che ormai annovera nelle sue file, le più forti atlete Europee. Con un paziente lavoro di restauro psicologico, preparo Eli al grande salto, e ad un nuovo modo di intraprendere l’arrampicata, e soprattutto lo studio, poiché gli allenamenti certamente dovranno avere un piccolo incremento, viste le atlete che concorrono in questo difficilissimo Campionato Italiano Giovanile 2003, e che concorreranno nella prossima Coppa Italia Giovanile 2004. Partiamo per la splendida Trieste già con un deficit articolare che menoma fortemente l’utilizzo di una gamba di Elisa, e che certamente potevamo farne a meno, tante sono già le paure che si sono impadronite della mente della nostra Eli e che certamente limiteranno le sue performance.
Eric come al solito allestisce nel suo splendido impianto un vero Campionato Italiano con tutti i crismi dell’ufficialità, mancano a sorpresa le più alte cariche politiche della nostra Federazione che hanno snobbato questa splendida manifestazione, incredibile! La prima facile manche non sgrana il gruppo delle migliori e solo il secondo difficile itinerario eseguito in stile a vista (gli atleti non conoscono l’itinerario proposto dai tracciatori nazionali e hanno solo 5 minuti di tempo per una visione d’insieme dell’itinerario senza vedere il compagno che gareggia sullo stesso), esegue la normale scrematura. Elisa si classifica ad un onorevole ottavo posto, si ferma all’uscita del primo grande bombé su di una minuscola tacca che introduce un tecnicissimo passaggio di incrocio, per poi allungarsi con un studiato laterale per raggiungere una buona manetta verticale……., quasi tutte le giovanissime concorrenti non tengono questi passaggi e solo l’impronunciabile Meranese Schweigkofler, la Triestina Bacer e la fortissima Liverani di Merano riescono ad uscire da quei impegnativi passaggi, difficili da capire e da risolvere con una progressione redditizia. Pare che le prime tre con l’avvento del 2004 passino di categoria per raggiunti limiti di età, e congiuntamente mi auguro che Elisa ora che ha raggiunto questo grande traguardo, possa frequentare un po’ anche la falesia (speriamo nei genitori che………) poiché è sempre più difficile pensare di preparare un atleta esclusivamente sul sintetico. Fisicamente la performance di Elisa è ampiamente sotto il suo rendimento, ma era solo lei che non aveva mai calcato le difficili vie della Coppa Italia, e per la prima volta dopo solo due anni di intensa attività, provava una competizione così difficile e articolata. Un augurio e un grazie a questa giovane atleta che se anche con esigue esperienze ad alto livello ha provato questa difficile gara, buon Natale e buon anno a tutti.
Temperature.